6° memorial Prof. ENZO MAINO
Per il Comitato Organizzatore dedicare la gara alla
figura di ENZO MAINO significa ricercare quel legame puro e
indissolubile tra lo Sport, l'Uomo, il Territorio e la sua Gente
.
E' passato un altro anno. Ritorna anche il giorno
della gara in Velo.
Si vedono già tanti atleti e atlete (li
chiamano atleti, ma io li chiamerei eroi), che attaccano intrepidi
il fianco scosceso della montagna.
Ecco che, come tutti gli anni,
l'organizzatore contatta uno della nostra famiglia. Serve il solito
articolo. L'opuscolo deve essere dato alla stampe. In casa, la voce
comincia a girare. "Chi scrive quest'anno ", "Chi ha
voglia di buttare giù qualcosa per la gara intitolata al
papa?". Per le risposte, dalle più vaghe alle più puntuali,
passa del tempo.
Per fortuna, c'è sempre qualcuno nell'ombra
riservata di una grande cucina che pensa, ricorda, consiglia,
indirizza, propone. E, al solito, grazie all'infallibilità della
testimonianza vivente, la pista da seguire si è trovata. Devo dire
che, questa volta, ci ha dato una mano il tempo atmosferico a
trovare la perfetta connessione.
Vi spiego come è
andata:
Dunque,
mia madre (parlavo di lei, ovviamente) un bei giorno mi dice:
"Che calt, no piove ghe na siccità da mati...". E poi
aggiunge: "Adess l'è comoda l'irrigaziom …"
Voleva
semplicemente comunicarmi, ancora una volta, quanto dura e lunga (e
non conosciuta dai più) fosse stata la lotta che mio padre, Enzo
Maino, aveva sostenuto per ottenere l'irrigazione nelle campagne.
Lei, da moglie, aveva vissuto e seguito da coprotagonista le varie,
travagliate fasi della lunga operazione. Ve la racconto...
Spesso,
infatti, accade che proprio attraverso i racconti ci si impadronisca
completamente dei fatti e si comprendano le cose del mondo.
L'occasione si presentò negli anni '60. La costruzione della
galleria Sarca-Molveno, necessaria per l'attivazione della nuova
centrale idroelettrica di Torbole, aveva sottratto acqua preziosa al
nostro glorioso Sarca.
Avremmo, dunque, autonomia energetica sul
nostro territorio, associata purtroppo ad un progressivo ed
irreversibile cambiamento del microclima della "busa" e ad
una mancanza di acqua nelle "fitte", i canali artificiali
per l'irrigazione a scorrimento. Ecco che il Nostro (il Maino), con
la classica lungimiranza che è propria delle persone
intelligentemente interessate al bene della comunità, comincia a
darsi da fare per ottenere una concessione di un quantitativo di H2O
dalla Società idroelettrica.
Seguirono, quindi, contatti con la
Società, un tuttora incalcolato numero di viaggi a Trento, lunghe
attese nel "palazzo", che avevano il pregio di mandarlo in
bestia e poco altro, una lunghissima serie notturna di sfoghi
verbali con la moglie, e, finalmente, la costituzione di un
Consorzio Irriguo e Miglioramento Fondiario, che aveva, oltre a
quello intrinseco al nome, lo scopo nobile di introdurre nuove
colture propugnando una visione attualizzata dell'agricoltura. E qui
sorsero i problemi più spiacevoli... Per i motivi più disparati i
contrasti fra gli agricoltori, possidenti, cittadini pro e contro
furono tanti e piuttosto accesi.
Ma el Maino niente; era tremendo
quando era convinto di una sua idea e questa diciamolo, era
piuttosto giusta. Sostenuto da quelli che ci credevano andò avanti
fino ad ottenere dalla Comunità Europea un finanziamento. Avuta
l'approvazione degli agricoltori di Oltresarca (quelli di Arco non
ne vollero mezza), nel 75/76 iniziarono i lavori di posa in opera
della canalizzazione che doveva portare, e che porta, l'acqua nei
campi. Allora scorreva a pioggia, adesso anche a goccia (con un uso
più razionale e più congeniale ai tempi che, ahi noi si annunciano
asciutti).
Gli occhi dei corridori sudati nel giorno della gara si
ravviveranno alla vista delle verdi colture che ornano il nostro
territorio. E, non so voi, ma da parte mia rivolgo un ringraziamento
al Maino per il colore verde della nostra terra, e una anche a chi
ha voluto premiare le azioni di un uomo, membro riconosciuto della
nostra Comunità intitolandogli una gara.
La storia è finita.
Arrivederci al prossimo anno!
Rosaria Maino
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