900 metri di dislivello in soli 5 km (levando
pure i primi 500 m, di piano e discesa), con pendenze da rompere il
fiato, con il sangue che impazzisce nelle tempie, senza alcun
riferimento se non le proprie sensazioni, ed il ritmo scandito dal
proprio ansimare, .......... è la cronoscalata dell'Altissimo.
Tutto questo per portare 157 atleti da S.
Giacomo di Brentonico, su, fino al rifugio Damiano Chiesa, nell'aria
tersa dei 2000 metri dell'Altissimo, nel cielo azzurro del monte
Bado.
Una splendida giornata di sport e natura, una
giornata di quelle da ricordare, una di quelle rarissime giornate in
cui la natura la fa veramente da padrona e si fa ammirare tutta la
sua grandezza, con dei panorami da togliere il fiato non solo a chi
i sentieri li percorre correndo: da una parte tutte le cime delle
dolomiti e delle alpi, a sud tutta la costa meridionale del Garda e
verso est, cosa ancor più rara, la Laguna Veneta.
Con questo cielo azzurro, in una fresca
mattina di fine agosto, si è svolta l'ottava prova del Circuito
Baldo,Brenta e Lagorai: la "cronoscalata S.
Giacomo - Altissimo 2008", egregiamente messa in campo dal
Crus Ottica Guerra Pedersano, con la
collaborazione della Comunità di Brentonico.
In campo maschile è ancora il trentino
Antonio Molinari atl. Trento BMC) che
mette in fila, l'intramontabile gardesano della Valli Bergamasche,
Claudio Amati ed il compagno di squadra
Carlo Rigoni. Ai piedi del podio ancora
il valsuganotto Federico Segatta.
Per la parte femminile, la cronoscalata
incorona ancora, come nella passata edizione, l'azzurra degli sci
stetti, Sabina Valbusa. Non essendo
però atleta Fidal, e gareggiando come escursionista, la Valbusa
lascia il gradino più alto del podio (cat. senior f.) alla bionda
aquilotta Lorenza Beatrici. Il secondo
gradino, per soli tre secondi, è di Silvia
Pedri, atleta del Crus Pedersano che con questo risultato si
assicura la vittoria in seno al Circuito. A seguire una ritrovata
Luisa Merz e la giovanissima
Giulia Miori.
Va dunque in archivio anche questa splendida
gara, l'ottava prova del Circuito. Appuntamento all'ultima tappa,
sempre nel Comune di Brentonico, tra i castagni di Castione, la
prima domenica di settembre. per "Na Caminaa
en tra i Castagneri" organizzata dall'Atl.
Team Loppio, con il Gruppo Alpini di Catione
Il Comitato Organizzatore
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Così l’articolo
sul quotidiano “L’Adige” di lunedì 25 agosto a cura di
Luca Perenzoni
Solito dominio del camoscio di Civezzano e della
fondista di Bosco Chiesanuova
Molinari e Valbusa
duo Altissimo
MONTE ALTISSIMO - Tutto come dodici mesi fa. Esattamente
cerne nella passata edizione, anche la San Giacomo -
Altissimo targata 2008 ha celebrato i trionfi di Antonio
Molinari e Sabina Valbusa (nelle foto in alto), primattori
sui 5 chilometri di lunghezza e 900 metri di dislivello
della classicissima cronoscalata organizzata dal Crus Ottica
Guerra Pedersano. E proprio mentre lo stesso Carlo Guerra,
vincitore della prima edizione del 1954, saliva con arzillo
e sicuro passo i declivi del Monte Altissimo, gli oltre 150
partenti iniziavano la loro sfilata su un sentiero reso
insidioso dalle ingenti precipitazioni del giorno prece
dente. Precipitazioni che, a dire al vero, hanno comunque
avuto il merito di ripulire l'aria e di regalare a tutti gli
amanti della montagna un cielo tanto limpido da non
ricordarne di simili da queste parti. Una piccola
soddisfazione aggiunta per tutti gli atleti che, una volta
conquistata la vetta, hanno potuto quanto meno godersi un
panorama mozzafiato che spaziava sull'intero Benaco, sulle
nevi perenni di Care Alto, Presanella e Ortles, sui massicci
del Brenta e laggiù, tra Pasubio e Carega, anche sulla
laguna veneta.
Un panorama che molto probabilmente Molinari e Valbusa non
hanno avuto tempo di rimirare, impegnati nel segno della
tradizione a macinare tanto il percorso quanto gli
avversari: i tempi finali non sono da record
(rispettivamente 35'52 e '"43'04; ma il sentiero scivoloso
costringeva ad una certa cautela nel passo), ma per il
camoscio di Civezzano è l'ennesima conferma di un tempo che
sembra essersi fermato, mentre per la fondista di Bosco
Chiesanuova è arrivata la positiva notizia di una forma
fisica già buona, a diversi mesi da una stagione invernale
che, a detta sua, «deve ancora dare i giusti stimoli, ma
arriveranno con le prime gare di Coppa del Mondo; per ora
non ho voluto mancare a questa bellissima gara bellissima,
su una montagna davvero affascinante da cui riesco anche a
vedere la mia Lessinia». Non essendo tesserata alla Fidai,
la Valbusa si è vista costretta a gareggiare tra gli
escursionisti, così ai fini della classifica del circuito
Baldo, Brenta e Lagorai, la vincitrice è risultata essere la
bionda Lorenza Beatrici che col tempo di 46'55 ha preceduto
di soli 3 secondi la più giovane Silvia Pedri, partita per
prima per poi dedicarsi al servizio di speakeraggio una
volta raggiunta la cima. Quindi una Luisa Mera ormai
definitivamente ritrovata, seguita in classifica dall'erede
Giulia Miori, ragazza giovane e alle prime armi ma che ha
già saputo dare prova di avere i numeri giusti per ben
figurare nelle stagioni a venire.
Ad accompagnare Molinari sul podio maschile è stato un altro
sempreverde, il bergamasco Claudio Amati, seguito
dall'orientista primierotto Carlo Rigoni e da un Federico
Segatta apparso piuttosto affaticato. Vittoria nella prova
junior per l'italo-etiope Kelemu Grippa che nella prossima
settimana prenderà parte a un raduno nazionale in
preparazione ai campionati del mondo di metà settembre.
(segue la classifica come più compiutamente reperibile nel presente sito
internet)
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